Renovo SRL è un’impresa sociale relativamente giovane, ma si innesta su una lunga storia: quella della Fondazione San Carlo che, a Milano, da trent’anni si occupa di supporto alle fasce più fragili della popolazione, in particolare per inserimenti professionali e soluzioni abitative. Nata su impulso dell’allora arcivescovo di Milano Cardinale Martini, la Fondazione ha tra i suoi due azionisti la Curia di Milano e la Caritas Ambrosiana.
Giorgio Gualzetti, che ne è presidente del consiglio di amministrazione e legale rappresentante, ha raccontato le ragioni della nascita di Renovo: “è uno strumento tecnico, che ha nel proprio statuto tutte le finalità della Fondazione San Carlo. Una startup nata per fornire alla Fondazione uno strumento che le permettesse di ampliare il suo raggio di azione”. Appena nata, Renovo è stata coinvolta in un’associazione temporanea di scopo con la stessa Fondazione e la cooperativa Intrecci, che opera nel Comune di Legnano. Lo scopo era la partecipazione a un bando comunale per l’assegnazione e la gestione ventennale di uno spazio a Legnano, l’ex residenza per anziani Accorsi, chiusa da vent’anni.
“Tutta la cittadinanza – ha spiegato Sara Demurtas, referente Banca Etica del progetto – era in attesa della riapertura perché l’ex Accorsi è un luogo di riferimento per la comunità del quartiere e della città”.
L’ATS ha effettivamente vinto l’assegnazione, e ha dato vita allo Spazio 27B, un innovativo housing sociale al servizio della comunità, dai giovani agli anziani. Come racconta Demurtas, “Nello spazio27B ci sono 37 appartamenti per autosufficienti a prezzo calmierato dedicati ad affitti di breve o medio periodo in particolare per lavoratori fuori sede o trasferta; vi è una biblioteca diffusa per ragazzi e adulti, un bar ristorante aperto al pubblico, ambienti aperti che configurano un hub di comunità. Si organizzano corsi di formazione per il tempo libero, laboratori creativi di socialità”.
“La nostra idea – spiega Gualzetti – era creare un polo attrattivo per diverse realtà del territorio. E le realtà hanno risposto. C’è uno spazio riservato all’Istituto Tecnico Superiore di Tecnologie dell’INformazione e della COMunicazione di Busto Arsizio, dove risiedono gli studenti fuori sede e ci sono due aule formative e due laboratori. C’è uno spazio per la squadra Rugby Parabiago, con alcune stanze che ospitano gli atleti fuori sede che partecipano al loro campus annuale. C’è uno spazio di socialità, il bar ristorante aperto dall’impresa sociale Erasmus Service, di Fondazione Sant’Erasmo, che è dedicato in particolare alla popolazione anziana del territorio. Lo spazio ospita anche due servizi del Comune di Legnano: lo spazio incontro, che promuove attività sociali e ricreative per la popolazione anziana, e una sede della biblioteca diffusa”.
“I primi a varcare la soglia a settembre 2024 – racconta Demurtas – sono stati gli atleti della squadra di Rugby. Il fatto che si riparta dai giovani e dalle loro necessità è la prova di uno sguardo rivolto al futuro”.
“L’elemento più innovativo e caratterizzante di questo processo – riflette Gualzetti, è che è riuscito a mettere insieme una rete di attori pubblici e privati. In generale sia la Fondazione sia Renovo operano sui territori in maniera attenta a tutte le realtà esistenti, non ci piace essere percepiti come un elemento che arriva dall’esterno. Con Spazio27B questo è riuscito molto bene: ci sono dentro il pubblico (il Comune) ma anche altri attori, con ambiti di intervento anche molto diversi tra loro. C’è chi opera a Legnano, chi a Busto Arsizio. C’è addirittura una scuola. Questo è una ricchezza”.
Il rapporto con la Banca, spiegano sia Demurtas sia Gualzetti, nasce dalla relazione storica con Fondazione San Carlo, che della banca è socia. “Su questo progetto – racconta il presidente – mi sembrava bello creare una sinergia con una banca che si distingue dagli altri istituti per i suoi valori e per come opera. E c’è stata da subito un’enorme disponibilità”. Come racconta Demurtas: “L’immobile era stato completamente ristrutturato dal Comune. Banca Etica ha finanziato i lavori di allestimento e arredo locali per la parte gestita direttamente da Renovo. Il finanziamento è stato erogato in estate e a settembre lo spazio ha aperto”. E sul ruolo della Banca, continua: “Il nostro intervento ha consentito di rilanciare un modello di housing sociale innovativo e sostenibile in un contesto in cui l’emergenza casa e ospitalità è sempre più attuale. Attraverso le azioni del progetto, i partner si propongono di creare una nuova offerta di integrazione territoriale che risponda ai bisogni abitativi e rafforzi la coesione sociale comunitaria del quartiere. Si desidera sostenere lo sviluppo della comunità Legnanese, dare nuova vita all’immobile, attraverso un’ampia rete di collaborazioni, a beneficio di tutte le fasce della popolazione”.
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